Lo sviluppo di qualsiasi azienda è condizionato da continui e profondi cambiamenti che aumentano notevolmente il rischio d’impresa.
Qualsiasi realtà aziendale, caratterizzata sia pure da una storia pluriennale, vive ciclicamente il cambiamento dei mercati. A tali cambiamenti devono seguire logiche di riposizionamento per produrre maggiore ricchezza e pianificare gli investimenti in modo funzionale alla crescita.
La capacità di previsione ai cambiamenti deriva dalla possibilità che le Aziende hanno di anticipare il Futuro.
Il piano industriale e business plan sono preziosi strumenti di ANALISI STRATEGICA per gestire in modo razionale i numeri, supportando con chiarezza gli obiettivi di crescita:
Ma quali sono le differenze?
Innanzitutto, terminologiche: se il termine ‘business plan’ viene utilizzato generalmente per start-up e nuove imprese, per le imprese già esistenti è più corretto usare il termine ‘piano industriale’.
Nel Business Plan la programmazione fa capo ad un’esperienza aziendale non ancora consolidata per cui diventa centrale la misura di ciò che si prevede di realizzare;
Il piano industriale è un documento programmatico strategico che descrive gli obiettivi di medio-lungo termine di un’azienda e le azioni pianificate per raggiungerli. Generalmente, copre un arco temporale di 3-5 anni e orienta le decisioni operative e strategiche. Spesso viene condiviso con stakeholder interni (come dipendenti e dirigenti) ed esterni (come investitori, banche e partner commerciali) per comunicare la visione e gli obiettivi dell’azienda.
Le fasi che caratterizzano un Business Plan o un Piano Industriale sono:
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